martedì 15 dicembre 2020

Andar con le ciaspole

Dopo il libro sui sentieri di Finale ci vuole qualche suggerimento su itinerari dove andar con le ciaspole. o con gli sci e le pelli che sono due sport più consoni al periodo invernale, e, siccome sono di parte, iniziamo con qualcosa sugli itinerari situati nel Piemonte del nord.
L'Ossola è una zona molto adatta per questi sport e con le sue valli laterali offre itinerari per tutti i gusti. Sono 79 quelli descritti  nella prima edizione   nella guida "Tracce bianche : con le ciaspole e gli sci dal lago Maggiore al Monte Rosa. 79 gite brevi" di Erminio Ferrari e Alberto Paleari. pubblicata nel 2013 da MonteRosa Edizioni. Di particolare c'è che sono riportati i gradi di apprezzamento degli itinerari fatti sia con  le ciaspole sia con gli sci lasciando al lettore  la decisone ultima su  cosa utilizzare  per la progressione, perchè ci sono itinerari che sono da percorrere assolutamente con le ciaspole ed altri dove ci si diverte di più con gli sci. Leggendo le prime pagine  scopriamo subito che il libro è molto simpatico, perchè mette ambedue gli sport, camminare con le ciaspole e lo scialpinismo, sullo stesso piano relegando la scelta dei mezzi al gusto ed alle capacità personali.  E' simpatico anche perchè le gite elencate non sono percorribili solo da superman delle nevi, e lo dice il titolo stesso: 79 gite brevi, quindi accessibili anche da chi è senza allenamento, da chi ha poche ore a disposizione e da chi vuole fare lunghe soste per godersi il paesaggio e magari tornare a casa con la luce della luna. All'inizio le gite descritte  dovevano avere un dislivello contenuto fissato ad un massimo di 1000 m, ma poi, come le ciliege,  una gita tira l'altra e per non escluderne alcune di poco più lunghe ma facili, o altre particolarmente belle, ne sono state aggiunte ulteriori 22 di cui solo 6  superano i 1200 m ma tutte hanno  in comune  il fatto di  svolgersi in ambienti spettacolari. La guida comprende il territorio che va dalle montagne del lago Maggiore con mete frequentate come il Limidario fino alla zona del Mottarone con punte tipo il Monte Falò, dove, se in questi ultimi inverni è difficile trovare abbondante innevamento, lo stupendo panorama sul Monte Rosa e sulle Alpi Pennine, Lepontine  e Retiche  nonchè sulla pianura, compensa ampiamente il dover togliere e rimettere le ciaspole per superare gli eventuali tratti senza neve.
Poi si risale la valle Strona sopra Omegna, dove vengono descritti gli itinerari più classici come il Massone, il Cerano con altri forse meno battuti come il Capezzone o la cima di Ravinella. In valle Anzasca forse sarà difficile trovare un innevamento idoneo per salire al Pizzetto sopra Bannio a causa della sua bassa quota, ma risalendo la valle troveremo senz'altro percorsi  più innevati come il Torrione di Rosareccio o il Pizzo d'Antigine.  Valle dopo valle in ognuna troviamo una scelta di itinerari  fino ad arrivare lassù verso il passo di San Giacomo, in cima alla val Formazza, paradiso per eccellenza degli sport invernali, frequentato tutti gli anni da migliaia di scialpinisti e ciaspolatori. Nella guida non poteva certo mancare la bella Valle Vigezzo  presentata con 7 itinerari tra i quali il Pizzo Ruggia dove alla salita con le ciaspole vengono date tre stelle, mentre ce n'è solo una per quella con gli sci.

Nel  2015 è stata pubblicata una seconda edizione che comprende 87 gite. La nota dolente è che ambedue le edizioni non sono più presenti nel catalogo della Monte Rosa Edizioni, ma, nell'attesa che arrivi presto  una terza edizione, speriamo siano ancora reperibili presso qualche libreria della zona, altrimenti potete venire in biblioteca a prendere in prestito la guida 

Un'ultima cosa. Nella guida non ci sono cartine, neanche un piccolo riquadro che riporti almeno le creste principali, gli alpeggi e le punte, quindi è indispensabile avere una carta topografica almeno in scala 1:25.000 

 

 

Anche Cesare Re ha dato il proprio personale contributo all'andare con le ciaspole. La sua guida si intitola  "Con le ciaspole in Valsesia, Ossola, Centovalli, Sempione"  Edizioni Macchione 2009.
Per le gite qui descritte  è necessaria un po' più di esperienza, non che siano difficili, ma sono descritte un po' sommariamente, come succede spesso nelle guide di questa casa editrice. Per contro vengono fornite parecchie informazioni sulle caratteristiche della zona. E' forse l'unica guida che riporti alcuni  itinerari da fare con le ciaspole in Valsesia. Al di fuori della mia valle  comprende anche alcune gite che si possono fare in inverno su terreno senza neve, come gli Orridi di Uriezzo, o l'itinerario n. 34 che fornisce info utili per un giro sul treno delle Centovalli.  Sono 40 gli itinerari compresi nel volume di 151 pagine dove le molte e bellissime fotografie fanno venire voglia di partire subito. 9 di questi itinerari sono dedicati alla Valsesia, una valle che offre senz'altro di più, ma che bisogna scoprire poco a poco, 7 all'alpe Devero, 6 alla val Vigezzo, gli altri sono sparpagliati tra le rimanenti valli dell'Ossola. Parecchi sono riportati anche sulla guida descritta più sopra, ma non tutti.E' una guida utile per scoprire una zona nuova, per via delle informazioni sommarie come sottolineato più sopra. Anche qui mancano riquadri con riferimenti topografici e perciò diventa ancor più indispensabile munirsi di una buona carta topografica.

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