lunedì 9 agosto 2021

Fiori di montagna

Chi andando a fare una passeggiata in montagna non si è mai fermato ad ammirare quelle meraviglie colorate che costellano i pascoli e rocce alzi la mano. Se in origine ad attirare tra le vette i primi uomini è stata la possibilità di un incremento delle entrate economiche grazie alla vendita dei cristalli trovati dai cacciatori, di certo la botanica è stata la scienza che ha attirato di più l'attenzione di scienziati e viaggiatori o turisti  e non è passato molto tempo da quando nelle valli alpine  venivano organizzate delle narcisate, oppure  tornando a casa lungo la strada che scendeva da Alagna si trovava chi offriva mazzolini di mughetti, gigli  e altri fiori.

Ma se un neo appassionato di montagna volesse imparare a riconoscere i principali fiori alpini, a quali testi può fare riferimento? Di certo il testo scelto deve avere due caratteristiche: essere piccolo, ma non troppo e di facile consultazione. Ecco che mi viene in mente "I fiori delle Alpi" di Silvio Stefenelli, 

  edito da Priuli e Verlucca e giunto alla 3 edizione con non so quante  ristampe. La prima cosa che salta agli occhi è il bordo colorato delle pagine, utile a trovare il fiore che abbiamo davanti agli occhi partendo dal colore dei petali. La descrizione del fiore è affidata a una tabella dove mediante opportuni segni  sono evidenziate le caratteristiche di ogni specie. Ricordiamoci però che, specialmente per quel che riguarda il colore, sono moltissime le varianti dovute ai fattori abientali, e non sempre il blu è blu, ma a volte vira un po' sul viola, e il rosso è un po' più sbiadito quasi a diventare un rosa scuro, mentre il giallo a fine fioritura può essere quasi bianco... Comunque possiamo andare sul sicuro, perchè Silvio Stefenelli è stato per anni direttore del Giardino Alpino Paradisia a Valnontey vicino a Cogne.

Se invece non siete proprio alle prime armi ed avete voglia di impegnarvi di più e volete divertirvi scoprendo poco a poco il fiore che avete davanti, vi può essere d'aiuto la parte sistematica che operando una selezione partendo dalle caratteristiche più evidenti vi porta viavia a considerare quelle più specifiche fino a ragiungere con certezza all'indentificazione del fiore. Questo volume con le sue 752 pagine più 236 di tavole che contengono i
892 disegni di fiori, non è certo molto maneggevole, ma è un piccolo inconveniente se si pensa all'aiuto che ci può dare per identificare un fiore che ci ha incuriosito.  Si tratta di La nostra flora di G. Dalla Fior, edito da G.B. Monauni di Trento. Nel lontano 1985 è stata data alle stampe la 3 ristampa della 3 edizione, ma è sempre attuale in quanto cosa sono mai 36 anni di fronte all'età della vegetazione?

Vi ricordo inoltre che i fiori in montagna non si toccano. A questo proposito sottolineo che ogni regione  ha il suo elenco di specie protette, ed anche a livello nazionale si possono trovare testi che riportano i nomi delle specie protette. E' sempre meglio informarsi prima, perchè riuscire a identificare un fiore raro che non ci aspettavamo di trovare ci regala una forte emozione. 



Per chi invece vuole portarsi nello zaino  un testo con tante foto, un libretto che sia molto maneggevole e di minimo ingombro  la casa editrice Athesia di Bolzano aveva creato una serie di piccoli volumi di 15x10,5 cm che non solo comprende i fiori nei vari ambienti ma anche funghi, uccelli, animali, e tutto quanto può servire ad un naturalista in erba per identificare ciò che ha destato il suo interesse. Sono edizioni un po' datate ma facilmente reperibili nei mercatini dell'usato a un prezzo molto accessibile.

Ai più tecnologici vorrei segnalare che ci sono anche parecchie app per cellulari che sono utili all'identificazione dei fiori, ma è indispensabile avere una connessione internet, e sappiamo tutti che nelle terre alte non sempre è possibile. Allora suggerisco fotografate, fotografate fotografate: le foglie, i fiori, l'ambiante, e rimandate l'identificazione del soggetto una volta tornati a casa, anche se ci sono parecchie specie che non hanno bisogno di una guida per esere riconosciute: la stella alpina, il rododentro, la genziana, il silene, il botton d'oro, l'arnica, la rosa canina, l'anemone e molte altre sono praticamente impossibili da confondere con altre. 

Volendo approfondire la conoscenza dei fiori, nell'ambito dei testi universitari ci sono altri volumi tipo il Flora alpina con autore David Aeschimann, Konrad Lauber, Daniel Martin Mosere Jean Paul Theurillat edito da Zanichelli nel 2004 che sono il non plus ultra della flora delle Alpi. Si tratta di tre volumi in cofanetto di cartone per un tot. di 2600 pagine . Lì trovate tutto ma proprio tutto ciò che fiorisce nelle Alpi. e di ogni fiore è descritto l'areale dove si può trovare i nomi in latino e tutte le informazioni che sono utili allo studioso.  Questi volumi  sono studiati per un uso approfondito e forse sono un po eccessivi per l'escursionista che si affaccia alla botanica alpina per solo diletto personale perchè il loro prezzoche sfiora i 200 €  è piuttosto alto.
 


E poi, per chi è in Valsesia, ma non solo per loro, ci sono i libri di Mario Soster, il Botanico per eccellenza che ha regalato a lettori, studiosi ed appassionati, decine di libri con splendide fotografie di fiori e paesaggi valsesiani. Basta andare in una qualsiasi libreria della valle per trovare i risultati del suo amore sconfinato per la natura, la fotografia e la Valsesia. Alcuni sono in vendita anche su Amazon e Ibs.

Quello che vedete qui a lato è un volume di grande formato, e se da una parte non è maneggevole portarselo dietro durante le escursioni, ha l'indiscusso pregio che presentando foto a piena pagina, offre al lettore il sicuro vantaggio di osservare i fiori nei minimi dettagli. Sono 205 le specie descritte suddivise a seconda dell'abitat in cui si trovano. Un lavoro eccellente. Edito dal Parco Naturale Alta Valsesia nel 2004 non è certamente l'ultima fatica di Soster,ed è senz'altro un aiuto tra i più preziosi per identificare il fiore che abbiamo davanti.